Atto d’Indirizzo del Dirigente Scolastico

Atto d'indirizzo del Dirigente Scolastico per l'aggiornamento del PTOF a.s. . 2024 2025

Descrizione

Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico per l’aggiornamento del PTOF a.s. . 2024 2025

Per consentire a tutto il personale di operare in modo coordinato e finalizzato alla costruzione dell’identità della scuola e al miglioramento della qualità dell’Offerta Formativa, sono riportate le seguenti linee di indirizzo.

L’IC “Piedimonte San Germano” richiede la previsione di costanti azioni di coordinamento, condivisione, messa a punto di attività di team al fine di costruire un’identità condivisa che possa ben rappresentare i vari plessi.

Per fare in modo che questo ambizioso obiettivo possa realizzarsi è necessario che l’intera comunità educante operi entro cornici definite e chiare, comunicate anche agli alunni e ai loro genitori. A tale scopo, il lavoro collegiale dovrà concretizzarsi in azioni dirette innanzitutto a definire la Vision e la Mission unitaria dell’Istituto. La Vision è il “sogno realizzabile”. NON astratto, esplicitato chiaramente attraverso un’attenta riflessione che coinvolga tutta la comunità scolastica.
La Mission è la strada da percorrere per realizzare la vision. Essa definisce le risorse che devono essere impiegate e gli obiettivi che si intendono raggiungere.
Il Collegio dei Docenti definisce la Mission, ossia l’orizzonte progettuale, della propria azione educativa nei seguenti aspetti:

  • scuola del benessere e della salute che sappia rispondere ai bisogni formativi degli alunni promuovendo e salvaguardando la salute dei futuri cittadini attraverso la formazione di competenze e abilità sociali che sviluppino resilienza;
  • scuola dell’accoglienza e dell’inclusione che sappia accogliere e valorizzare le differenze, che sia sensibile verso le problematiche sociali, in cui vengano favoriti i rapporti socio-affettivi tra alunni, insegnanti, genitori ed operatori scolastici;
  • scuola responsabilizzante, dove si potenzino le capacità di operare scelte, progettare, assumere responsabilità e impegni, realizzare e rendicontare accogliendo suggerimenti e proposte;
  • scuola motivante, che favorisca lo sviluppo della capacità critica e la ricerca di strategie atte a risolvere problemi.
  • scuola sostenibile, improntata alla comprensione dell’importanza di uno sviluppo equo e sostenibile, rispettoso dell’ecosistema e di un uso consapevole delle risorse ambientali, che faccia riflettere sugli stili di vita e le abitudini quotidiane e mettere in pratica comportamenti consapevoli e responsabili nei confronti di sé stessi, degli altri e dell’ambiente. Educare alla sostenibilità significa dunque assumere un’ottica multidisciplinare e globale, che coinvolge il tema della cittadinanza e dei diritti umani, del rispetto dell’ambiente e delle diverse culture che sappia promuovere:
  1. la conoscenza del proprio territorio, affrontando le tematiche relative agli usi e costumi, al rispetto ed alla tutela dell’ambiente, alla sicurezza;
  2. una conoscenza consapevole delle risorse storiche – culturali del territorio e di una cultura di conservazione e protezione del proprio ambiente;
  3. approfondire lo studio delle norme di sicurezza.

Al fine di raggiungere con la pratica educativa quotidiana i valori espressi nella Mission, si definiscono le seguenti strategie operative:

  • porre attenzione alla persona. Affermare la centralità della persona che apprende e del suo benessere psicofisico;
  • promuovere pienamente la persona umana favorendo un clima positivo e un apprendimento attivo, critico ed efficace;
  • valorizzare le competenze sociali e civiche. È fondamentale lavorare sull’importanza della dimensione collettiva, contenendo quegli atteggiamenti individualistici che generano solitudine, incomunicabilità e talvolta astio. Urge recuperare benessere, allegria e, nel contempo, senso del rispetto di sè stessi, degli altri, delle regole della vita scolastica;
  • porre attenzione alle metodologie didattiche. Operare al fine di far acquisire agli alunni un adeguato metodo di studio che sia di supporto nella costruzione del proprio percorso formativo. È quanto mai essenziale rafforzare la fiducia nelle possibilità degli alunni, senza minare l’autostima personale, semmai rafforzandola, potenziando i punti di forza di ciascuno;
  • porre attenzione ai linguaggi: potenziare la conoscenza e l’utilizzo dei linguaggi comunicativi verbali e non verbali (artistico, iconico, musicale, corporeo, multimediale) e stimolare la creatività;
  • far acquisire competenze digitali via via più approfondite che supportino gli apprendimenti e la comunicazione;
  • porre attenzione al territorio: prestare attenzione alle risorse del territorio dal punto di vista storico, artistico, ambientale, economico e sociale, raccordarsi con Enti, Istituzioni ed esperti per realizzare forme di collaborazione;
  • aprirsi all’Europa e al contesto internazionale. Assicurare agli alunni la possibilità di aprirsi al confronto internazionale anche attraverso la partecipazione a bandi e/o progetti internazionali;
  • porre attenzione all’orientamento delle alunne e degli alunni al termine del percorso secondario di I grado alla luce delle le Linee guida per l’orientamento, riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
    Tutto quanto premesso

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visti
 gli artt. 3, 30, 33, 34 della Costituzione;

Visto l’art. 3 comma 4 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 107/2015;
Visto l’art.1 della L. n.107 del 13.07.2015, che ai commi 12– 17 prevede che:
Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa – PTOF;
Il PTOF deve essere elaborato dalle FFSS designate ed approvate dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;
Il PTOF è approvato dal Consiglio di Istituto;
Visto l’art. 25 commi 1, 2, 3, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli studenti, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, e per l’attuazione del diritto al successo formativo degli studenti;
Visto il D.P.R. 20 marzo 2009, N.89, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’art. 64, comma 4, del Decreto-legge 25 GIUGNO 2008, N. 112, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2009, N. 133;

Vista la L. 92/2019 sull’ Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica;

Vista la Nota prot. n. 37547 del 9 settembre 2024 relativa alle Linee guida per l’insegnamento trasversale dell’educazione civica- previste dalla legge 20 agosto 2019, n. 92- e adottate con D.M. n. 183 del 7 settembre 2024;

Visto il Decreto Ministeriale n. 89 del 7 agosto 2020 recante “Adozione delle Linee Guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39” e Linee guida;

Considerato che al fine dell’emanazione delle seguenti linee di indirizzo:

  • Il Dirigente scolastico delinea gli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione, attiva rapporti con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte dalle associazioni sociali;
  • Le FFSS designate elaborano il PTOF che viene approvato prima dal Collegio e successivamente dal Consiglio d’Istituto entro le date stabilite dal MIM;
  • Annualmente il PTOF può essere rivisto;

Atteso che l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica del Decreto Ministeriale n. 254 del 2012, “Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, a norma dell’articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89”, e il Documento del MIUR del 22 febbraio 2018 “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”, che fissano i nuclei fondanti delle discipline e i contenuti imprescindibili declinati negli obiettivi specifici di apprendimento che concorrono allo sviluppo dei traguardi di competenza disciplinari e trasversali vincolanti da garantire al termine nei tre ordini e gradi scolastici;

Tenuto conto che le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal RAV nonché le indicazioni contenute nel Piano di Miglioramento di cui all’art. 6, comma 1 del DPR 80/2013 dovranno costituire parte integrante del Piano;

Tenuto conto delle competenze specifiche del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto;
Tenuto conto delle risorse umane e strutturali assegnate all’Istituzione, delle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio.

Considerate le priorità già fissate nel Rapporto di Autovalutazione:

  • Migliorare gli esiti scolastici degli alunni, con particolare riguardo a quelli più in difficoltà;
  • Ridurre la varianza interna fra le classi negli esiti delle prove standardizzate e d’istituto;
  • Migliorare il successo scolastico degli alunni nel primo anno di scuola secondaria di I grado;

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente Atto d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione finalizzato alla revisione annuale2024-2025 e alla elaborazione del PTOF per il triennio 2025- 2028.

Attraverso il suo Piano dell’Offerta Formativa, l’Istituto garantisce a tutti gli alunni l’esercizio del diritto allo studio e al successo formativo, nonché alla migliore realizzazione di sé in relazione alle caratteristiche individuali, secondo principi di equità e di pari opportunità.

È nella scuola del primo ciclo che si avviano gli studenti alla padronanza degli alfabeti di base, dei linguaggi, dei sistemi simbolici, nonché ad acquisire un bagaglio di esperienze, conoscenze, abilità e competenze che consentano loro di stare al passo con il progresso culturale, tecnologico e scientifico. Solo una padronanza adeguata degli alfabeti può garantire agli alunni la possibilità di affrontare, con gli strumenti necessari, la prosecuzione degli studi, ma soprattutto di fronteggiare con consapevolezza le sfide della vita attraverso l’uso del pensiero critico e divergente.

Accanto alla formazione culturale, il Piano dell’Offerta Formativa elabora le proprie attività in funzione di un’altra irrinunciabile finalità: l’educazione ad una cittadinanza attiva, consapevole, responsabile, democratica, che faccia crescere negli alunni il rispetto di sé stessi e degli altri, una prima conoscenza critica della realtà socio-politica contemporanea, attraverso riflessioni anche semplici su fenomeni epocali e temi universali.

Premesso che si ritiene necessario:

  • Adottare scelte che valorizzino i dipartimenti e le risorse professionali che essi esprimono, prevedendo momenti sistematici di confronto metodologico – didattico e di condivisione di pratiche e strategie efficaci, animati dai colleghi senior di riconosciuta esperienza.
  • Costituire gruppi di lavoro e commissioni che permettano di sostenere l’impianto progettuale e organizzativo della scuola e di favorire la piena partecipazione e collaborazione di tutti coloro che possono e vogliono apportare un contributo utile alla comunità scolastica sotto il profilo organizzativo, didattico, progettuale.

Per rispondere alle finalità sue esposte, il PTOF della scuola dovrà contenere il curricolo, le attività, l’organizzazione, l’impostazione metodologico-didattica, l’utilizzo, la promozione e la valorizzazione delle risorse umane, con cui si intendono realizzare gli obiettivi da perseguire.

Il documento da cui scaturiscono gli obiettivi fondamentali che deve perseguire l’Istituzione Scolastica è il RAV, compilato secondo criteri tali da evidenziare le finalità della scuola in rapporto all’analisi della situazione vigente.

L’Offerta Formativa, che seguirà la normativa e le indicazioni nazionali, dovrà ispirarsi alla vision e alla mission, nonché dovrà tener conto del patrimonio di esperienza umana e professionale che negli anni ha caratterizzato l’Istituzione.

Il PTOF deve essere coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio.

Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal Rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente Piano di miglioramento dovranno costituire parte integrante del Piano.

Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative all’anno scolastico 2023/2024 ed in particolare dei seguenti aspetti:

  1. gli esiti in Italiano sono pressoché inferiori rispetto all’area geografica, sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria. Nella differenza con gruppi simili la scuola primaria risulta pari, la scuola secondaria risulta generalmente inferiore;
  2. gli esiti in inglese sono inferiori alle scuole della stessa area geografica, sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria e generalmente anche nel confronto con gruppi simili;
  3. gli esiti in matematica sono inferiori rispetto alle scuole della stessa area geografica sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria. Nella scuola primaria gli esiti sono pressoché pari rispetto ai gruppi simili.

In ordine alle Linee guida per l’orientamento si prevede, per la scuola secondaria di I grado, la definizione dei criteri relativi all’attivazione di moduli di orientamento formativo degli studenti, di almeno 30 ore, anche extra curriculari in tutte le classi. Una scuola che orienta deve considerare ogni soggetto come portatore stabile di caratteri personali, attitudini, interessi, valori e programmare azioni coordinate e aperte alla collaborazione e compartecipazione di tutti i soggetti coinvolti e competenti in materia. Una scuola che orienta deve porre l’attenzione sulle competenze trasversali, soft o life skills.

Il PTOF in continuità con le scelte progettuali dei precedenti anni scolastici e in coerenza con quanto delineato, dovrà armonizzare le sue finalità, in termini di risultato, sia con gli obiettivi nazionali, sia con gli obiettivi regionali e con quelli derivanti dal RAV.
Si definiscono pertanto i seguenti indirizzi generali che dovranno essere presi in considerazione nell’elaborazione del PTOF.

INDIRIZZI PER LE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA

 

CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE:

  1. Predisporre prove di verifica complesse comuni per classi parallele sia alla primaria sia alla secondaria di primo grado da valutare con rubriche condivise interne;
  2. Predisporre percorsi di recupero/potenziamento/ valorizzazione, in orario curricolare ed extracurricolare, anche avvalendosi delle risorse di potenziamento interne alla scuola.

INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE:

  1. Promuovere il recupero degli alunni in difficoltà. Flessibilità di ruolo fra insegnante disciplinare/insegnante di sostegno;
  2. Promuovere percorsi di alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come seconda lingua attraverso laboratori per studenti di madrelingua non italiana, valorizzando le attività Alternative all’IRC.

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE:

  1. Promuovere le occasioni di condivisione e scambio di competenze ed esperienze con specifici incontri interni, anche con il contributo di esperti esterni;
  2. Potenziare l’uso delle attrezzature scientifiche e tecnologiche, utilizzare gli spazi e gli arredi funzionali al learning by doing, alle metodologie innovative e inclusive, alla robotica (setting d’aula)

Gli obiettivi di processo sono funzionali al raggiungimento della PRIORITA’ e ai TRAGUARDI orientati agli ESITI degli studenti:

Potenziamento della lingua italianaSviluppare le competenze linguistiche degli alunni (lettura e comprensione, espressione orale, riflessione sulla lingua e ascolto)
Potenziamento matematico-logico e scientificoPotenziare le competenze matematiche-logiche e scientifiche
Potenziamento linguistico (lingue comunitarie)Migliorare le competenze di comprensione orale e di produzione della lingua inglese
Migliorare il successo formativo degli alunni nell’ambito linguistico e matematico e nell’ambito delle lingue comunitarie (inglese)Consolidare gli esiti delle prove italiano, matematica e inglese con la media regionale. Contenere lo scarto tra gli esiti INVALSI e i risultati scolastici
Ridurre la variabilità tra le classi parallele e in verticale nei risultati delle prove standardizzate nazionaliContenere la differenza dei punteggi fra le classi parallele e in verticale, entro 5 punti
Sviluppare competenze:

●        tecnologico-digitali e scientifiche;

●        comunicazione in madrelingua e lingua inglese;

●        spirito di iniziativa ed imprenditoriale;

●        in materia di sostenibilità;

●        sociali e civiche.

Realizzare percorsi di STEM, approfondimento lingua italiana e comunitarie.

Insieme agli obiettivi di apprendimento propri di ciascun ordine, l’attività didattica di tutte le sezioni e classi dovrà prevedere specifiche attività, da integrare nell’OFFERTA FORMATIVA e nelle SCELTE STRATEGICHE del PTOF:

  1. Il recupero prioritario degli apprendimenti, per gli alunni che hanno fatto rilevare carenze formative, con attività integrate nella didattica curricolare e/o extracurricolare, anche con la progettualità legata al DM 19/2024;
  2. Attenzione prioritaria alla dimensione emotiva del processo di insegnamento- apprendimento, al fine di favorire un ambiente di apprendimento sereno;
  3. Il superamento del divario digitale, promuovendo l’integrazione, all’interno dei curricula di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione (primo obiettivo del DM 65/2023);
  4. Il potenziamento della conoscenza della lingua italiana e delle lingue straniere (secondo obiettivo del DM 65/2023);
  5. Il potenziamento della conoscenza della lingua inglese anche attraverso l’introduzione/consolidamento della metodologia CLIL (sec. di I grado);
  6. L’individualizzazione e la personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito;
  7. Le attività di continuità e di orientamento che, svolte sin dalla scuola dell’infanzia, condurranno l’alunno/a alla scelta consapevole della scuola secondaria di secondo grado;
  8. Il potenziamento dei linguaggi non verbali e multimediali, anche attraverso l’avvio dell’uso consapevole delle nuove tecnologie;
  9. Il superamento della didattica tradizionale e la ricerca di metodi innovativi centrati sul soggetto in apprendimento.

Dovranno altresì essere previste:

  1. Attività di valorizzazione delle eccellenze;
  2. Attività di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo;
  3. Attività finalizzate alla conoscenza della Costituzione Italiana e alla trattazione di tematiche quali la tutela dell’ambiente, l’educazione stradale, l’educazione finanziaria come previsto dalle nuove Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica;
  4. Eventuali attività di istruzione domiciliare;
  5. Attività di accoglienza e supporto degli alunni stranieri;
  6. Attività di accoglienza e supporto degli alunni adottati;
  7. Attività di apprendistato cognitivo (Collins, Brown e Newman-1995) anche in contesti diversi dall’aula e dalla scuola (visite didattiche, progetti di studio e ricerca sul territorio, adesione ai Progetti PON, laboratori, teatri, impianti sportivi, altre istituzioni scolastiche ecc.);
  8. Attività di formazione continua del personale sulla relazione educativa e sulla comunicazione didattica efficace;
  9. Attività di formazione continua del personale di cui al DM 66/2023;

Ne discende che la progettazione didattica di tutte le classi dovrà prevedere:

  1. Percorsi di recupero integrati nell’attività curricolare, come previsto da sempre dalla normativa scolastica e, più di recente, dal D. Lgs. 62/2017;
  2. Attività di sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali, nel solco della tradizione normativa come dettato dal D. Lgs. 66/2017 e, più di recente, il D. Lgs 62/2024 e le indicazioni ministeriali;
  3. Piani di studio personalizzati per alunni con DSA e altri disturbi o ritardi nell’apprendimento;
  4. Criteri di valutazione orientati anche alla valutazione formativa e all’autovalutazione;
  5. Programmazione di attività mirate e coerenti con la progettazione didattica della classe, che tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi e delle richieste esplicitate dalle famiglie.

Si ritiene opportuno richiamare la necessità di assicurare forme di valutazione in itinere oggettiva, trasparente e tempestiva e accompagnare la valutazione sommativa con modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, privilegiando anche indicazioni orientative che confermino gli aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichino quelli critici da rivedere mediante esercizi assegnati mirati per un recupero tempestivo in itinere.

Inoltre, non bisogna trascurare di considerare i risultati di apprendimento negativi anche per rivedere modalità e scelte metodologiche.
Le Funzioni Strumentali individuate dal Collegio Docenti, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Coordinatori di Intersezione/Interclasse/Classe, i Coordinatori dei dipartimenti disciplinari, i Responsabili di Laboratorio, i Responsabili dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa ed altre figure di sistema costituiranno i nodi di
raccordo tra l’ambito gestionale e l’ambito didattico, al fine di garantire la piena attuazione del Piano.

INDIRIZZI PER LE ATTIVITA’- TRIENNIO 25-28

Macro obiettivi educativi, culturali e sociali

  • Valorizzare e potenziare la centralità dell’Istituto nel territorio, il suo essere spazio non solo di educazione e istruzione ma anche di ricerca e sperimentazione, in cui si accolgono istanze formative, culturali e sociali e si formulano risposte proattive, lungimiranti, solide e profonde, attente alla dimensione locale e proiettate in una prospettiva nazionale, europea e di internazionalizzazione.
  • Curare con particolare attenzione la relazione con gli studenti, ricorrendo a modalità incoraggianti e attente a trasmettere sempre un messaggio di fiducia e di aspettativa positiva rispetto alle possibilità di ciascuno e promuovendo la formazione di climi aperti e cooperativi, piuttosto che competitivi in classe. Si presterà particolare attenzione alla progettazione di interventi didattici e educativi con forte valenza inclusiva che favoriscano la personalizzazione e l’individualizzazione dei percorsi.

Nello specifico, a un livello maggiore di concretezza, occorrerà:

  1. Mantenere e rafforzare il clima e lo stile educativo e relazionale tipico dell’Istituto, basato sull’accoglienza, la disponibilità e solidarietà, il rispetto reciproco;
  2. Mantenere la natura di scuola che è punto di riferimento per le Famiglie e il territorio tutto con l’obiettivo di sostenere, accompagnare e potenziare i processi di crescita delle giovani generazioni;
  3. Mantenere la natura di scuola che è, per i Docenti e per il Personale tutto, luogo di elaborazione culturale, professionale, educativa e didattica.
  4. Raccogliere, mantenere e proiettare nel futuro, rinnovandola, la tradizione pedagogica, didattica, culturale dell’IC “Piedimonte San Germano.

Aspetti educativi generali, obiettivi relativi al potenziamento dell’offerta didattica

  • Mantenere e alimentare la qualità dei processi formativi mediante il ricorso a tutti gli strumenti messi a disposizione dalle norme relative all’Autonomia e dalle Riforme, in generale, dagli interventi strutturali di PON, PNRR, PNSD e Programma ERASMUS+, con particolare attenzione all’innovazione delle metodologie, alla formazione e all’aggiornamento del Personale, alla disponibilità di strumentazioni, attrezzature e tecnologie;
  • Riservare una specifica e sistematica attenzione al benessere degli/delle Alunni/Alunne, e degli/delle Studenti/Studentesse quale premessa di ogni attività e percorso educativo-didattico, rafforzando la fiducia in loro stessi, l’autostima, la consapevolezza di possedere strumenti culturali solidi e produttivi, la capacità di autoregolarsi.

Obiettivi relativi agli esiti scolastici

  1. Attuare il Piano di Miglioramento, in generale;
  2. Migliorare significativamente gli esiti degli Studenti e delle Studentesse nelle competenze linguistiche e comunicative, nelle STEM, nelle lingue straniere e nei settori professionali;
  3. Migliorare i risultati evidenziati dalle Prove INVALSI, superandone le criticità.

Revisione Curricoli: obiettivi, contenuti, attività con riferimento agli ambienti di apprendimento e all’applicazione dell’AI ai processi di insegnamento-apprendimento

Obiettivi relativi agli esiti a lungo termine
Potenziare i risultati positivi emergenti dal RAV relativamente ai risultati a lunga distanza.

SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE
Per quanto riguarda le pratiche gestionali ed organizzative, l’Istituto opera avendo come riferimento i criteri di efficacia ed efficienza.
Per perseguire le priorità individuate e migliorare la qualità dell’offerta formativa, l’Istituto mira a realizzare le seguenti azioni:

  1. la funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente sia ATA;
  2. il costante monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e al superamento delle eventuali criticità;
  3. la condivisione delle scelte nel rispetto delle competenze degli OO.CC., e degli spazi offerti dalla Contrattazione integrativa di Istituto;
  4. l’ascolto costante, il lavoro di mediazione, la comunicazione a più livelli per interpretare le esigenze dell’utenza.

Tutte le azioni e le procedure messe in atto nell’Istituto dovranno essere oggetto di monitoraggio per un costante adeguamento nell’ottica del miglioramento continuo del servizio erogato dalla scuola, sia in termini di servizio educativo sia in termini di servizi generali.

Il Piano di Formazione del Personale, funzionale alla migliore gestione dell’Istituzione Scolastica, dovrà rafforzare e dare continuità alle iniziative di aggiornamento professionale dei Docenti e del personale ATA.

Nella gestione dell’Istituzione Scolastica dovrà essere riservata un’attenzione particolare alla manutenzione e costante miglioramento delle strumentazioni digitali, delle attrezzature e dei sussidi didattici.

Procedure di elaborazione del PTOF
Il Piano sarà predisposto a cura della dalle Funzioni strumentali a ciò designate; verrà portato all’esame e alla successiva approvazione del Collegio Docenti entro il mese di dicembre.

Le Funzioni Strumentali individuate dal Collegio Docenti, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Responsabili di sede, i Coordinatori di Classe, i Responsabili di Laboratorio, i Responsabili dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa costituiranno i nodi di raccordo tra l’ambito gestionale e l’ambito didattico, al fine di garantire la piena attuazione del Piano.

Integrazione del Piano dell’Offerta Formativa

L’integrazione del Piano dell’Offerta Formativa d’istituto, si rende necessaria per l’a.s. 2024/2025, per le classi quarte e quinte della scuola primaria, in considerazione dell’introduzione dell’insegnamento dell’educazione motoria ad opera di un docente specialista prevista dalla Legge di Bilancio 2022 a partire dall’a.s. 2022/23 per un numero di ore settimanali non superiori a due, al fine di ridefinire per le classi quarte e quinte della scuola primaria il monte ore settimanale attribuito a ciascuna disciplina del curricolo.

Il presente documento costituisce, per norma, atto tipico della gestione dell’istituzione scolastica in regime di autonomia ed è acquisito agli Atti della scuola; pubblicato sul sito web; reso noto agli Organi Collegiali.

Ai fini dell’elaborazione del documento vengono di seguito individuati i seguenti obiettivi per l’aggiornamento delle progettazioni curriculari (dipartimentali) inserite nel PTOF:

  • Attivare interventi didattici finalizzati al rafforzamento e allo sviluppo degli apprendimenti nell’area matematico-linguistica e delle abilità di studio, con particolare riguardo agli alunni a rischio dispersione;
  • Innalzare in tutti gli studenti il livello di padronanza di base;
  • Potenziare percorsi didattici personalizzati attraverso la progettazione di interventi differenziati mirati al recupero, al rinforzo e al potenziamento degli apprendimenti;
  • Prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica potenziando l’attività laboratoriale;
  • Rimodulare la progettazione in funzione dei bisogni educativi manifestati dagli alunni soprattutto in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
  • Aggiornare e integrare il curricolo di Educazione civica secondo le Nuove Linee Guida emanate con D.M. n. 183 del 07/09/2024;
  • Progettare attività didattiche che mirino allo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
  • Sviluppare competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, anche attraverso la valorizzazione dell’educazione alla legalità, attuando strategie educative finalizzate al miglioramento del comportamento degli studenti;
  • Progettare attività didattiche per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico;
  • Progettare attività didattiche che mirino allo sviluppo di competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social networks e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
  • Attivare le attività inserite nel PI per il recupero prioritario delle lacune degli studenti che non hanno raggiunto il livello di competenza previsto;
  • Potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche;
  • Individuare percorsi e sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti;
  • Attività per lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione, attività dedicate a rafforzare lo sviluppo delle competenze multilinguistiche di tutti i soggetti coinvolti nel mondo della scuola.

Obiettivi individuati attuazione finanziamenti PNRR:

  • Sviluppare le competenze STEM e multilinguistiche di studenti e docenti;
  • Promuovere la formazione di tutto il personale scolastico sulla transizione digitale e sulla sostenibilità;
  • Integrare il curricolo di Istituto con il potenziamento delle competenze digitali;
  • Prevenire e contrastare la dispersione scolastica attivando percorsi di tutoraggio e formazione.

 

Risulta pertanto necessario integrare il curriculo d’Istituto con l’area specifica STEM al fine di;

  • attivare percorsi STEM in tutte le classi dell’Istituto secondo quanto già previsto dal D.M. 184_2023 di adozione delle relative Linee Guida e secondo i progetti di istituto;
  • realizzare percorsi di tutoraggio e interventi di formazione per gli studenti della scuola secondaria di primo grado;
  • favorire l’apertura pomeridiana della scuola;
  • incrementare un efficace sistema di orientamento;
  • promuovere la formazione del personale scolastico:
  1. su tematiche previste dai progetti PNRR D.M. 65/2023 e D.M. 66/2023 finanziati alla scuola;
  2. sulla gestione didattica e tecnica degli ambienti di apprendimento innovativi e dei relativi strumenti tecnologici in dotazione della scuola, in complementarietà con “Scuola 4.0 next Generation Classroom;
  3. sul potenziamento dell’insegnamento nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM);
  4. sul potenziamento delle competenze di lingua straniera e CLIL del personale docente;
  5. sulla digitalizzazione attività amministrativa;
  6. sulla privacy, cyber-security e amministrazione trasparente;
  7. sul potenziamento delle attività trasversali di Educazione civica;

Relativamente agli obiettivi di processo del curricolo, della progettazione e della valutazione le attività da implementare sono le seguenti:

  • Ripartire da riunioni di dipartimento e di commissioni miste per confronti su strategie e tempi certi per una comune attuazione della progettazione.
  • Progettare attività trasversali comuni di educazione civica.
  • Integrare e aggiornare i criteri di valutazione già deliberati dal Collegio dei Docenti in modo da ricomprendere anche la valutazione dell’insegnamento dell’educazione civica.
  • Acquisizione comune di strumenti di monitoraggio delle valutazioni in ingresso, in itinere e finali per verificare attività di recupero e progetti.
  • Aggiornamento e armonizzazione di strumenti per monitoraggio di attività e progetti (ad esempio schede e relazioni finali o di progetto in cui vengono individuati i punti di forza e le criticità delle azioni da condividere in sede collegiale a fine anno scolastico).
  • Favorire azioni finalizzate a garantire criteri valutativi comuni.
  • Predisposizione di tabelle contenenti criteri di valutazione comuni.
  • Predisposizione di criteri di valutazione per alunni con BES.
  • Intervenire sulle discipline oggetto di indagine Invalsi con metodologie e strategie potenziate e condivise.
  • Progettare percorsi comuni e condivisi nelle modalità didattico formative e nella gestione dei conflitti usando il quadro di riferimento europeo.

Il Piano dovrà contenere inoltre attività ed interventi atti a:

  • Adottare la didattica per competenze con la previsione di strategie di recupero e di potenziamento, anche individualizzate, in termini di competenze;
  • Prevedere attività di valorizzazione delle eccellenze;
  • Utilizzare una didattica innovativa ed “orientativa” che, attraverso i saperi disciplinari, promuova l’utilizzo delle competenze trasversali e di cittadinanza;
  • Sviluppare nell’alunno la capacità di ” auto-orientarsi” sia durante il percorso di studi, sia nel momento della scelta del percorso futuro;
  • Predisporre ed attuare piani di studio personalizzati con attività di recupero e potenziamento;
  • Progettare percorsi disciplinari specifici destinati a particolari categorie di studenti (H-BES-DSA), nell’ottica di una didattica inclusiva;
  • Utilizzare aree di condivisione esperienze e materiali integrate nel sito scolastico, il registro elettronico ed ogni altra risorsa digitale per l’implementazione della didattica, con finalità, anche, di dematerializzazione ed informatizzazione;
  • Utilizzare l’ambiente aula per attuare una didattica orientativa ed inclusiva;
  • Incrementare le attività di orientamento in uscita, attuando anche un monitoraggio degli esiti nelle discipline degli alunni nel primo biennio scuola secondaria secondo grado;
  • Potenziare il coordinamento didattico in verticale ed in orizzontale;
  • Curare la formazione dei docenti sulla didattica digitale;
  • Osservare, valutare, certificare le competenze sulla didattica inclusiva (BES-DSA);
  • Coinvolgere le famiglie, non limitandosi ai momenti istituzionali, ma aprendo la scuola al territorio per la realizzazione di iniziative, destinate agli studenti, in collaborazione con Enti ed Associazioni.

Il Piano dovrà, inoltre, includere:

  • gli indirizzi del DS, le priorità del RAV e il Piano di Miglioramento;
  • il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature e materiali;
  • la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti;
  • tutte le opzioni di tempo scuola per gli alunni di tutti gli ordini di scuola.

Il piano dovrà essere elaborato secondo i seguenti aspetti strategici (macroaree):

  • La scuola e il suo contesto in cui vengono specificati il contesto e i bisogni del territorio, le caratteristiche principali della scuola, le risorse materiali e professionali della scuola.
  • Le scelte strategiche in cui vengono specificate le priorità strategiche individuate per il triennio di riferimento;
  • Il piano di miglioramento collegandolo alle singole priorità e obiettivi di processo in maniera da integrare le attività previste per il miglioramento del servizio scolastico nella più ampia progettualità scolastica, in cui trovano spazio i principali elementi di innovazione che caratterizzano le scelte organizzative e didattiche della scuola, i principali elementi di innovazione che la scuola intende apportare e tutte le iniziative previste in relazione alla Missione 4.0 del PNRR.
  • L’offerta formativa della scuola: il curricolo obbligatorio e le attività di ampliamento e arricchimento proposte in aggiunta al normale orario delle attività didattiche in relazione alle azioni previste per favorire lo sviluppo delle competenze STEM, la transizione digitale ed ecologica; le tabelle con i criteri di valutazione, tutte le attività progettate per l’inclusione scolastica e inserite nel PAI.
  • L’organizzazione della scuola organigramma e descrizione delle modalità organizzative adottate per l’utilizzo dell’organico dell’autonomia sia il dialogo con il territorio, in termini di organizzazione degli uffici e di reti e convenzioni attivate, Il piano di formazione docenti e ATA coerente con i traguardi attesi dalla scuola.
  • Le attività di monitoraggio e verifica di quanto è avvenuto e quanto è stato svolto nell’anno precedente.

Per quanto riguarda la pianificazione educativa e didattica e l’innovazione delle pratiche didattiche, il PTOF dovrà tenere in considerazione le seguenti indicazioni, che sono vincolanti per tutto il personale scolastico:

  • Preparazione delle lezioni e dei materiali didattici: è indispensabile decidere i diversi momenti della lezione, i materiali necessari, l’organizzazione dell’aula o degli altri spazi utilizzati, la sistemazione dei materiali e delle attrezzature, le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse fasi, le strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e l’adeguamento della valutazione in presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate (disabilità, disturbi di apprendimento, gravi difficoltà), gli esercizi per una verifica immediata e gli esercizi diversificati per il recupero e per la ritenzione degli apprendimenti.
  • Gestione della classe: occorre privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunni in situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni educativi comuni ad ogni alunno (essere accettato e valorizzato, autostima, dimostrare la propria competenza, auto realizzarsi, appartenere al gruppo, socializzare). A questo proposito si richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo, cooperative learning, problem posing e problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring, realizzazione di un progetto, transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà;
  • Scelte didattiche ed educative: in presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi, ossia non circoscritti a un numero molto esiguo di alunni in difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato e al di là della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES) è bene riflettere sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e cambiare strategie e modalità di gestione della classe e della relazione educativa. A tale proposito si sottolinea che la qualità di un intervento didattico è riconducibile al suo valore aggiunto, ossia progresso nell’apprendimento e nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con l’intervento educativo e didattico, nonostante e al netto delle variabili assegnate che lo caratterizzano. Ricordarsi di privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi, progetti, documenti e prodotti multimediali, presentazioni). In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui le aule sono dotate. Dopo la lezione riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare, rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi alunni per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati.
  • Valutazione: privilegiare criteri e indicatori di valutazione formativa e orientativa, evitando il ricorso al voto numerico nella fase di apprendimento di un nuovo compito e privilegiando il giudizio orientativo che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi aspetti da rivedere con esercizi assegnati mirati così da incoraggiare gli alunni a proseguire con sicurezza e con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità di migliorare, di avere altre opportunità.
  • Ambienti di apprendimento: occorre curare l’allestimento di ambienti di apprendimento ricchi di stimoli e di situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi, che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme. Gli ambienti fisici e la loro organizzazione (setting d’aula, materiali, esposizioni di lavori prodotti dagli alunni, mappe concettuali, presentazioni, cartelloni, raccolte, angoli attrezzati) sono significativi della vita della classe e dei processi attivi che in essa si realizzano. Aule spoglie con banchi schierati frontalmente di fronte alla cattedra, oltre a essere tristi esprimono chiaramente la tipologia di lezioni che vi si realizzano e lasciano immaginare le difficoltà nel mantenere l’attenzione degli alunni, i cui tempi, sappiamo, sono ridotti e richiedono di variare codici, modalità e situazioni di stimolo.
  • Comportamenti scorretti: In presenza di comportamenti inadeguati e di disturbo, posto che la direzione attiva regolarmente le procedure disciplinari previste nel regolamento e che le stesse hanno comunque fini educativi, è necessario che i docenti che rilevano tali comportamenti con una certa frequenza riflettano sulle modalità di gestione delle relazioni di classe, per rivederle e sperimentare nuovi approcci, anche con il supporto e i suggerimenti dei colleghi che hanno sperimentato strategie educative efficaci per arginare le problematiche segnalate. Ciò in considerazione del fatto che non sempre il ricorso all’autorità sortisce gli effetti sperati e che, al contrario, molto spesso, si ottengono con l’autorevolezza (robustezza di metodi e strategie), con l’entusiasmo professionale, con la passione per i bambini e per i ragazzi e con il desiderio vivo di rimuovere a ogni costo quegli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo delle potenzialità individuali. A questo proposito si rammenta a tutti la necessità di concordare linee educative, regole di comportamento e modalità organizzative della classe unitarie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza; Il presente Atto, costituisce, per norma, atto tipico della gestione dell’istituzione scolastica in regime di autonomia ed è reso noto a tutti ed in particolare agli Organi collegiali (Collegio e Consiglio di Istituto) attraverso la pubblicazione sul sito web istituzionale e acquisito agli atti della scuola. Il PTOF come deliberato in seno al Collegio dei docenti dovrà essere predisposto, a cura della COMMISSIONE PTOF della quale ne fanno parte i docenti della FUNZIONI STRUMENTALE area 1 e i collaboratori dello Scrivente. La commissione si avvarrà della cooperazione delle altre funzioni strumentali e di altri docenti scelti dal Dirigente Scolastico. Il piano deve essere approvato dal Consiglio d’Istituto. Nel ringraziare tutti per la consueta collaborazione si porgono cordiali saluti

PROSPETTIVE E PRIORITA’

  • Orientare gli studenti e le famiglie mediante processi di valutazione e di autovalutazione dell’apprendimento, di natura riflessiva e metacognitiva (e-portfolio per la scuola secondaria di primo grado).
  • Promuovere, sin dalla scuola dell’infanzia, le competenze matematico-scientifiche con l’ambizione di renderne lo studio attrattivo, e lavorando anche al fine di superare il gender gap che si registra nei riguardi delle bambine.
  • Aprire l’insegnamento ad un dialogo interdisciplinare, alla consapevolezza profonda delle interconnessioni dei saperi, in termini di competenze.
  • Spingere a che la scelta del successivo grado di scuola, al termine della secondaria di I grado, non venga effettuato escludendo “la scuola che non piace” o “la materia che non piace”, ma partendo dai propri interessi, talenti e passioni che a scuola deve aiutare a individuare.

Ogni priorità diventa una prospettiva di progettazione di azioni educativo-didattiche coordinate con i colleghi, anche di plessi e Comuni diversi, da definire e realizzare nell’ anno scolastico 2024-2025.
Auspico che il presente atto possa aiutare il Collegio dei Docenti e le sue articolazioni, nonché i singoli insegnanti, a focalizzare con efficacia ed efficienza gli aspetti centrali sui quali e a partire dai quali organizzare le progettazioni, le attività di ampliamento dell’Offerta Formativa, la scelta delle uscite nel territorio, delle visite e dei viaggi di istruzione facendo riferimento ai curricoli.

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” (Seneca)

Come sottolinea questa massima di Seneca, ancora prima di partire è fondamentale conoscere dove si vuole arrivare, così da poter pianificare correttamente il percorso di viaggio e avere tutte le provviste per farsi trovare preparati. Se non possiamo dirigere il vento, possiamo però orientare le vele. Sarebbe inutile pensare di navigare in solitaria: la nave è unica, come il viaggio e la meta verso la quale tendiamo, meta raggiungibile in modo agevole e soddisfacente solo se l’equipaggio sarà capace di remare nella stessa direzione, seguendo la medesima rotta.

Avere una meta è fondamentale, uno scopo chiaro e specifico è il primo passo necessario per poterlo conseguire. Ogni grande cambiamento e avventura necessita di iniziare con la seguente domanda: verso dove desideriamo andare?

Si deve avere bene in mente lo scopo, quello che nel linguaggio viene definito vision, la meta strategica da conquistare. Solo con la pianificazione e la determinazione del punto di arrivo potremo raggiungere i nostri traguardi con successo.

La definizione degli obiettivi ha lo scopo di indirizzare le proprie energie verso la giusta direzione, ogni passo positivo verso il raggiungimento della meta apporterà fiducia e senso di realizzazione. Diversamente avere un obiettivo confuso, poco nitido rischierà di farci perdere la direzione, con il conseguente dispendio di tempo che non ci guiderà mai verso l’obiettivo tanto desiderato.

 

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